Il mantra Om è il Bijia Mantra – Mantra Seme – più famoso e potente. Si trova all’inizio praticamente di ogni Mantra indiano ed è considerato il Mantra per antonomasia. Si crede che esso contenga, nella propria vibrazione, la somma delle vibrazioni di tutti gli altri mantra e che, come il Verbo per la tradizione cristiana, costituisca una sorta di Origine Vibrazionale, dalla quale ha avuto inizio l’Intero universo.
L’analogia tra le differenti tradizioni spirituali è piuttosto forte: all’ inizio del tempo, il Creatore sollecita il suo spirito immobile con il moto dei pensieri dando origine a un moto cosmico intelligente, la vibrazione del pensiero. Nelle sue iniziali trasformazioni, il moto cosmico diviene sempre più forte e meno sottile fino a diventare luce e suono.
Om, Hum, Amen
Questo suono è reso spesso in modi diversi: non solo Om, ma anche Hum – come lo si ritrova spesso in chiusura di altri mantra più complessi – o anche Aum. In particolare la forma Aum si ritrova anche nella tradizione islamica.
Anche la parola giudaico-cristiana Amen avrebbe la medesima origine e potrebbe essere considerata la versione occidentale di Aum. Questa parola, che significa “fermezza, certezza, verità”, viene adottata come parola di chiusura nelle preghiere, utilizzo questo molto simile a quella dell’ Hum nelle scritture Sanscrite.
Può infine essere suggestivo ricordare come anche nell’ Antico Egitto esistesse una divinità chiamata Amon o Amun: il “dio del respiro” ma anche “dio creatore” e “padre degli dei”.
Simbologia e misticismo del suono Aum
Ritornando alle tradizioni orientali, nell’induismo AUM rappresenta la somma di tutti i suoni che la gola umana può emettere: si tratta di tre suoni distinti, che vanno pronunciati tuttavia come se fossero uno. E’ opportuno ricordare come l’unitarietà di una trinità è un concetto non estraneo anche alla religione cristiana.
A: rimanda all’ atto della Creazione, e la sua divinità è Brahma. Il suo elemento è la Terra, e fa riferimento al corpo più grossolano e allo stato di veglia.
U: fa riferimento allo stato di Conservazione e la sua divinità è Visnu. Con questo suono si passa al corpo sottile; il suo elemento è l’Atmosfera e lo stato è quello del sonno.
M: richiama la Dissoluzione affidata alla divinità Shiva. Siamo ormai nel corpo causale, lo stato è quello di sonno profondo, mentre l’elemento è il Cielo.
L’ascesa spirituale per l’adepto che recita il mantra in realtà non è ancora finita: esiste un quarto suono, rappresentato dal lento e progressivo svanire della M finale nel silenzio. Si tratta per l’appunto di un “suono silenzioso” o “suono interiore”. Questo suono si chiama bindu.
Inoltre, se si osserva l’Om scritto in caratteri sanscriti, esso suggerisce la forma di un elefante: questo non sembra un caso se si pensa che, nell’ antico culto Ganapatya, si ritiene che l’Om si sia incarnato nella forma di Ganesh – metà uomo, metà elefante – che è colui che è in grado di “rimuovere gli ostacoli” di qualunque genere o entità essi siano.
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