Guanyin rappresenta la personificazione femminile di Avalokitesvara, bodhisattva della grande compassione, a cui è collegato il conosciutissimo mantra Om Mani Padme Hum. Si tratta di una personificazione appartenente in particolare alla tradizione spirituale cinese. E’ venerata nel Buddhismo Mahayana come un bodhisattva: in questa tradizione a lei viene ascritto il Sutra del Cuore; mentre nella tradizione Taoista le viene attribuito il dono dell’immortalità. A questa caratteristica in particolare è associata la leggenda che la vuole reincarnata nella principessa Miaoshan. Nel Buddhismo tibetano è invece associata a Tara.

 

Guayin: significato del nome

Letteralmente il suo nome significa “Colei che ascolta i lamenti del mondo”. Il nome Guanyin infatti si compone di tre suoni con significati precisi:

  • guan – che rende il sancrito vipasyana  “osservare, ascoltare, comprendere”
  • shi – che si riferisce al ciclo sofferente del samsara delle continue rinascite nel mondo
  • yin – che significa “suono, lamento”

 

Guanyin: giovane uomo, bellissima donna, ermafrodito, o essere asessuato?

Non deve stupire che in alcune tradizioni il bodhisattva della grande compassione sia raffigurato come un uomo, in altre come una donna: di fatto, come scritto nei Sutra buddhisti – in particolare nel Sutra del Cuore – non importa se esso sia femmina, maschio o addirittura senza un genere definito, in quanto l’essenza ultima della realtà è il vuoto. In questa affermazione si concretizza il concetto di non dualità, caratteristico del Buddhismo Mahaiana.

 

Guanyin: iconografia classica

Una delle raffigurazioni più diffuse è quella con mille braccia, che riprende direttamente il simbolismo collegato alla rappresentazione di Avalokitesvara. Di queste mille braccia, quattro sono in evidenza rispetto a tutte quelle sullo sfondo e ciascuna sorregge un occhio, a simboleggiare la sua costante attenzione ai dolori del mondo.

Molte sono però le forme in cui può essere rappresentata Guanyin: nel Sutra del Loto ne sono elencate ben 33, 7 delle quali sono femminili. Talvolta è vestita interamente di bianco, all’interno di un fiore di loto, sempre bianco. Nella mano destra regge un vaso o una brocca, contenente il nettare dell’immortalità, mentre nella sinistra un ramo di salice, a simboleggiare la volontà di flettersi e inchinarsi alle richieste e alle preghiere di tutti i viventi.

Il seguente video mostra le 33 rappresentazioni della dea:

 

A volte è rappresentata insieme ai suoi due discepoli: Longnu – in sanscrito NagaKanya “Principessa dei Naga” – che divenne sua discepola come raccontato nella leggenda (che spiega il perché Guanyin talvolta sia rappresentata, nell’ arte cinese, nell’ atto di cavalcare un drago) e Shancai, raffigurati entrambi come fanciulli.

Talvolta è raffigurata accompagnata da un pappagallo bianco, alla sua destra, recante una perla nel becco, simbolo dell’amore filiale.

 

Guanyin e il vegetarianesimo

Proprio in quanto personificazione della grande compassione, Guayin è associata spesso alla dieta vegetariana: nel buddhismo dell’ estremo oriente non è raro trovare ristoranti e cucine decorate con la sua immagine.

 

Guanyin protettrice del mare e dei marinai

Guanyin è inoltre colei a cui bisogna rivolgersi per chiedere viaggi sicuri e privi di pericolo, in particolare se si tratta di viaggi per mare: nella devozione popolare è anche la protettrice dei pescatori e in questa funzione è talvolta raffigurata mentre porta una cesta di pesci.

 

Guanyin protettrice delle nascite e della maternità

Guanyin è invocata, nella religiosità popolare cinese, come protettrice delle nascite: se una donna desidera un figlio o una figlia pieni di virtù, saggezza e grazia, è in particolare a lei che deve rivolgersi.

E’ venerata come una dea della fertilità, in grado di offrire il dono di un figlio a una coppia che lo desideri sinceramente.

Nella tradizione popolare cinese, una donna che desideri un figlio deve offrire in dono una scarpa a Guanyin: non è insolito, per una donna cinese in dolce attesa, indossare una scarpa prestata. Quando il figlio o la figlia nasceranno, la scarpa verrà restituita al legittimo proprietario, insieme a un nuovo paio di scarpe, come dono di ringraziamento.

Guanyin con bambino

Guanyin con bambino

Analogie tra Guanyin e la Vergine Maria

Alcuni studiosi hanno osservato inoltre come esistano numerose similitudini tra la figura di Guanyin e quella della Vergine Maria nella religione cristiana. Spesso infatti nei dipinti e nelle sculture cinesi, Guanyin viene rappresentata con in braccio un bambino. Non pare un caso che questa particolare iconografia cominciò a diffondersi in Giappone durante il periodo Edo, quando fu bandita la religione cristiana che era punibile anche con la morte. Molti cristiani cominciarono allora a venerare questa versione particolare di Guanyin, conosciuta anche come Maria-Kannon: molte sculture di questo periodo riportano, in punti nascosti alla vista, inciso o disegnato, il simbolo del crocefisso.

 

Liberamente tratto da https://en.wikipedia.org/wiki/Guanyin

Sabrina